"Si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti".
Vogliamo ricordare Mario Lodi, del quale oggi si ricordano i 100 anni dalla nascita, con le sue parole.
Mario Lodi è stato insegnante e formatore di insegnati progressista e innovatore, uno dei maestri elementari che ha contribuito alla trasformazione della scuola in senso democratico nel secondo dopoguerra.
Nato a Vho di Piadena il 17 febbraio 1922, in provincia di Cremona, e morto il 2 marzo 2014 a Drizzona, sempre in provincia di Cremona, fin dall'inizio della sua carriera di insegnante ha maturato un profondo impegno pedagogico per una scuola nuova, che mettesse al centro i bisogni e i sogni dei bambini e che facesse del dialogo e del laboratorio attivo il fondamento della pratica educativa.
Tra i tanti suoi lavori vogliamo ricordare il classico e ancora attuale Cipì, frutto di un esperimento pedagogico e realizzato all’inizio degli anni Sessanta insieme ai suoi alunni; il mondo reale, visto dalla finestra, si trasforma attraverso la fantasia dei bambini in un mondo fantastico e morale. “Ancora oggi i bambini in Cipì riconoscono i loro valori e le loro emozioni: la paura, la felicità, l’innamoramento, l’amicizia, la solidarietà, il dolore, la gioia” scriveva Mario Lodi in Un libro speciale posto a prefazione dell’edizione per il centenario (Einaudi, 2021).
Mario Lodi ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali nel 2006 il “Premio Unicef - Dalla parte dei bambini” per aver dedicato tutta la sua vita ai diritti dei bambini perché avessero la migliore scuola possibile e per aver realizzato la Casa delle Arti e del Gioco attraverso la quale si continua a promuovere e a valorizzare la formazione degli insegnanti e le potenzialità espressive dei bambini.
Per il centenario è stato istituito il Comitato Centenario Mario Lodi. Significative le parole che la scrittrice Giusi Quarenghi, membro del comitato scientifico, nella sua lettera di adesione:
Ci sono persone che, andando, lasciano tracce del loro andare
Tracce che diventano segni, indicazioni, guide
Tracce da non disperdere e da non lasciar cancellare
Perché ancora dicono e guidano, segnano e insegnano…
Quel modo di essere maestro e di fare il maestro che sta nel nome di Mario Lodi
ha anche voluto dire un modo di essere e fare scuola
di essere bambine e bambini a scuola, a fare la scuola
E questo è un seme che va coltivato
Per approfondire ulteriormente la conoscenza della poliedrica figura di Mario Lodi e della sua opera si segnalano lo speciale di Rai Cultura "Mario Lodi a 100 anni dalla nascita" a questo LINK e la pagina di Rai Scuola a lui dedicata a questo LINK
Numerosi libri di Mario Lodi sono reperibili presso il Sistema Bibliotecario BrianzaBiblioteche. QUI e in calce una bibliografia a cura della nostra Biblioteca Civica.