#27 MARZO 2021
Inferno, Canto I , vv. 1-21
"Così comincia, come tutti sanno - senza ricordar nemmeno da quanto lo sappiamo - il più gran libro scritto da un cristiano. Nel quale si dice del pellegrinaggio attraverso i tre regni dei morti compiuto, per un singolare privilegio conferitogli dalla grazia divina, dall'autore in primissima persona: Dante Alighieri, « fiorentino di nascita non di costumi», secondo definizione dell'interessato. Pellegrinaggio che, figuratamente parlando, significa qualcosa come il duro tirocinio morale e conoscitivo di ogni essere umano per liberarsi dallo stato di colpa e disperazione che gli compete in quanto essere umano, e per aver pace nel breve tratto di questa vita e, nella eterna, la felicità sconfinata della percezione di Dio."
(L'Inferno di Dante, Vittorio Sermonti, Rizzoli 2001, p. 15)
#3 APRILE 2021
Inferno, Canto III, vv. 1-18
“Usava nel Medioevo che le città vantassero i propri requisiti in versi scalpellati sull’architrave d’una porta della cinta muraria. Un’epigrafe del genere sormonta anche il portone largo, vorace e senza battenti dell’inferno. Tre terzine tremende e memorabili”.
(L'Inferno di Dante, Vittorio Sermonti, Rizzoli 2001, p. 37)
Segnaliamo a tale proposito un interessante progetto di audiodescrizione a cura di Rai Pubblica Utilità della mostra virtuale delle Gallerie degli Uffizi “Dante Istoriato. A riveder le stelle”: ipervisione dedicata alla Divina Commedia illustrata da Federico Zuccari e vi invitiamo ad ascoltare “La porta dell’inferno. Gli ignavi”.
#11 APRILE 2021
Inferno, Canto III, vv. 82-96/109-117
“Vecchio figlio di Erebo e di Notte, Caronte traghetta anime dal vestibolo al bordo dell'abisso infernale, spingendo con una pertica il suo barcone sulle acque melmose del mitico fiume Acheronte, fin dai tempi di Eracle e di Orfeo [...] Da sempre canuto, ispido e rissoso, ma scrupolosissimo nel controllo dei salvacondotti, Caronte deve la sua fama soprattutto alla descrizione particolareggiata che ne fornisce, appunto, Virgilio. E Dante, a proposito di Caronte, non si permette variazioni: non spende una parola che non traduca una parola dell'Eneide. Asciuga. Asciuga e sgrana l'ampio e fluido ritratto virgiliano in tre flash, in tre impressioni a strappo e, francamente, fa molta più impressione”.
(L'Inferno di Dante, Vittorio Sermonti, Rizzoli 2001, p. 67)
L'invito di oggi è ad ascoltare l'nterpretazione di Vittorio Gassman che evoca Caronte in modo magistrale.
#18 APRILE 2021
Inferno, Canto V, vv. 25-30; 79-87;100-108
Paolo e Francesca sono forse i protagonisti più noti e amati della Divina Commedia; per approfondire la loro storia vi proponiamo l'ascolto del commento al V canto realizzato da Franco Ricordi - filosofo, regista e attore teatrale - con particolare riferimento all'episodio di Paolo e Francesca.
Segnaliamo anche il libro Amor, ch'a nullo amato amar perdona di Alessandra Casati, romanzo breve in cui la storia di Paolo e Francesca è raccontata dalla parte di Gianciotto, il marito tradito.